farina macinata a pietra

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🐝Brioche al miele🐝

Pubblicato 2 dicembre 2015 da Laura

Adoro le brioche fatte in casa, le mie preferite sono quelle con il tuppo e mi piace tanto il miele, da queste parti si trovano molti tipi di miele sopratutto quello di castagno, e’ un po’ amaro per fare i dolci (si usa piu’ che altro per gli arrosti ed e’ buono con i formaggi) infatti io ho usato il millefiori, buonissimo, c’e’ una mia amica che lo produce, anzi, sono le api che producono, lei fa da tramite, 😀 Mi piace il profumo delle brioche che lievitano in forno, con l’aggiunta del miele il profumo diventa incredibile, non so descriverlo, provate a farle sono deliziose. Le ho fatte nella versione classica, qua trovate la ricetta originale ma l’altro giorno ho voluto provare a farle con la farina macinata a pietra e con il miele, sono davvero molto buone, sono sane e per renderle piu’ soffici le ho fatte lievitare otto ore, mi sono venute cosi’ morbidose che al mattino le ho mangiate a colazione con il latte e caffe’, favolose. Comunque potete farcirle con la marmellata, con la cioccolata o gustarle cosi’, senza nulla, come ho fatto io, non e’ difficile la preparazione, ci vuole solo un po’ di pazienza per la lievitazione, il risultato sara’ comunque ottimo (le vere brioche siciliane sono favolose ma se volete farle light questa e’ davvero una bella idea, non immaginavo che venivano cosi’ buone!). Prima di scrivervi la ricetta vi parlo del miele: norme riguardanti l’allevamento delle api, la proprietà degli sciami, il commercio del miele, le multe per i furti di alveari o di prodotti apistici sono contenute in diversi documenti del XIII, XIV e XV secolo rinvenuti nelle province di Cuneo, di Torino, di Alessandria e di Novara. Queste notizie, anche se molto scarse, sono sufficienti per documentare che l’apicoltura era diffusa in tutto il Piemonte alla fine del Medio Evo. La realtà apicola è importante in Piemonte dove operano circa 4.200 apicoltori con 151 mila alveari. Tra i tipi di miele prodotti in Piemonte possono essere ricordati, per le loro elevate caratteristiche qualitative, varietà monoflorali come: mieli di acacia, di brugo, di castagno, di lampone, di lavanda, di melata di abete, di melata di Metcalfa, di rododendro, di rovo, di tarassaco, di tiglio, di verga d’oro e, quello che ho usato io, il millefiori, (foto presa nel web).fiera_del_miele_arezzo Il miele è una soluzione zuccherina molto dolce, prodotta dalle api per nutrire le loro larve e per avere una riserva di cibo durante la stagione invernale. Le api operaie prima prelevano il nettare dei fiori e poi lo trasformano in miele dentro una sacca speciale che si trova nel loro apparato digerente. Il miele viene poi conservato in favi all’interno dell’alveare. Il miele d’api è composto di fruttosio, glucosio, acqua, enzimi e oli essenziali; è un alimento molto nutriente (100 grammi forniscono 330 calorie) e mentre il glucosio fornisce energia immediata, il fruttosio va a costituire una riserva energetica. Il colore e il gusto dipendono sia dalla fonte da cui è stato estratto il nettare che quanto tempo il miele risulta essere prodotto; in genere quello di colore chiaro è più pregiato di quello scuro. La cristallizzazione è un processo naturale che dipende dalla composizione e dalla temperatura. Prima di essere messo in commercio, il miele viene riscaldato a 66°C per sciogliere eventuali cristalli, quindi versato in contenitori sigillati per limitare il più possibile la cristallizzazione. (Queste notizie le ho prese dal sito di prodotti tipici del Piemonte, 🙂 ). Ora ecco la ricetta:

Ingredienti

Farina macinata a pietra: 200 gr

Farina 0: 300 gr

Acqua: 250 ml

Olio di mais: 100 ml

Miele millefiori: 70 gr

Zucchero bianco o se preferite quello di canna: 60 gr (vengono piu’ scure)

Lievito madre in polvere: 15 gr (io ormai uso sempre questo) oppure un panetto di lievito di birra da 15 g oppure 7 g (una bustina) di lievito di birra secco

Sale: un pizzico

Latte: per spennellare

Ora fate cosi’: mettete nella planetaria le farine, il lievito in polvere oppure il panetto sciolto nell’acqua tiepida, l’olio, lo zucchero, il miele e per ultimo il sale. Azionare la macchina a velocità media ed impastare sino a quando si otterrà un composto morbido ed omogeneo. Eliminare il gancio e coprire con un panno pulito. Se non utilizzate la planetaria impastate dentro una ciotola grande all’inizio e poi sul piano di lavoro.151013_090318Lasciate lievitare per almeno 8 ore. Terminata la lievitazione,151013_090219lavorate un po’ l’impasto per rassodarlo, fate delle palline di 6 cm circa (ne vengono circa una decina, dipende dalla grandezza che volete ottenere) e altrettante piú piccole di 2 cm. Per crearle lisce, vi consiglio di tirare l’impasto nel palmo della mano verso il basso, facendolo rientrare nella parte centrale più bassa. Con l’indice forare il centro di ogni pallina grande ed allargarlo con il pollice. All’interno mettete la pallina piú piccola. Fate cosi’ per tutte le brioche. Mettete le brioche sulla placca del forno e spennellatele con il latte.151013_134757Infornate a 180º per 20 minuti circa, 151013_134553sino a quando saranno dorate.151013_200755Spolverizzate di zucchero a velo oppure riempitele di marmellata o cioccolata, 151013_134601sono morbidissime, 🙂 Adesso vi parlo del libro che ho letto, lo scrittore e’ Gianni Gregoroni, questo il suo blog, leggo tutto quello che scrive, e’ molto bravo, ecco il suo  libro, 31pCt83oVBL._SX350_BO1,204,203,200_se lo volete (non Gianni, il libro) lo trovate qua. Il suo genere e’ fanta triller, il racconto e’ ambientato nel futuro, mi e’ piaciuto tantissimo, vi consiglio di leggerlo, c’e’ suspense, ci sono i ragni killer, c’e’ sete di potere, c’e’ inganno, insomma non sono capace di scrivere una recensione ma il libro merita, 🙂 In questo periodo sto comprando parecchi libri di scrittori emergenti, sono quasi tutti scritti da blogger, sono bravissimi, li ammiro tanto, io non sarei mai capace di scrivere un libro e poi di cosa, di ricette, certo, e la Parodi, la Clerici, ma mi faccia il piacere, 😀  Martha Stewart, Nigella, Allan Bay, Artusi, Ada Boni, Il Cucchiaio d’Argento… Ecco il cappottino nuovo che ho fatto al mio cagnolino, e’ di lana, l’ho copiato da un bel lanoso nero che avevo comprato due anni fa, 151130_164638non l’ho fatto proprio uguale, ho fatto delle modifiche per renderlo piu’ caldo nel pancino, 151130_164504e ho fatto l’attaccatura sopra la schiena mettendo un bottoncino, qua si vede meglio, 151130_164534Willy lo porta volentieri perche’ e’ di un’ottima lana e quindi non punge, 151130_162852ha il collo alto e gli ho fatto delle pences per renderlo piu’ aderende, devo ancora finire di cucirle, sono davvero soddisfatta del risultato finale, oggi pero’ non ho messo il cappottino a Willy,151127_111719perche’ c’e’ stato un sole stupendo, un abbraccio a tutti voi che mi leggete e buon inizio dicembre, 151129_152306incomincia il mese magico, ❤

👗Crostata con farina integrale e confettura di cachi👗

Pubblicato 17 novembre 2015 da Laura

Questo post l’ho preparato tre giorni fa ma non mi sentivo di pubblicarlo per quello che e’ successo a Parigi, io vorrei un mondo migliore, senza guerre, sofferenza, dove la vita di ognuno di noi fosse rispettata e dove a vincere sia solo il buonsenso. Il dolce che vi propongo oggi e’ una crostata buonissima, per l’impasto ho utilizzato la farina macinata a pietra e per il ripieno ho fatto la confettura di cachi, frutto di questa stagione, naturalmente se non vi piace potete usare un’altra confettura, a vostro piacimento. Per fare una buona crostata e’ importante la riuscita della frolla che non deve sbriciolarsi ne restare dura, il consiglio che posso darvi e che per ottenere un buon risultato è importante che il burro sia ben freddo e che l’impasto venga lavorato il meno possibile. Prima della ricetta vi parlo di questo frutto che a me piace tantissimo: il cachi, 151111_222218“kaki” nome scientifico, è un frutto originario dell’Asia orientale e le sue coltivazioni risalgono ad oltre 2.000 anni fa. In Italia le coltivazioni di cachi sono iniziate solo nei primi del ’900 ed al giorno d’oggi, i cachi coltivati in Sicilia sono tra i più pregiati di tutto il mondo. Il cachi e’ composto dall’80% di acqua, ha un buon contenuto di fibre, sali minerali, vitamine e amminoacidi. Grazie all’elevato contenuto di zuccheri e potassio, il cachi è un alimento perfetto per chi svolge un’intensa attività fisica o soffre di stress psicofisico. Gli zuccheri presenti nel cachi sono zuccheri semplici, facilmente assorbibili dall’organismo e forniscono immediatamente l’energia necessaria al nostro organismo. Inoltre le fibre presenti nel cachi regolarizzano l’intestino liberandoci da fastidiose costipazioni, i sali minerali e l’alto contenuto di acqua invece, favoriscono la diuresi. Sempre in merito delle sostanze da esso contenute, il cachi esercita benefici da non sottovalutare anche nei confronti di milza, fegato e pancreas, depurandoli da scorie e tossine, e infine bisogna ricordare l’importante presenza degli antiossidanti che contrastano gli effetti del tempo (queste informazioni le ho prese dal web). Ed ora eccovi la ricetta.

Ingredienti

150 gr farina macinata a pietra e 100 gr di farina 00

125 gr burro (freddo)

100 gr zucchero di canna

1 uovo

confettura di cachi fatta in casa oppure di qualsiasi frutta che preferite.

Ecco come fare: mettete le farine sulla spianatoia a fontana, al centro aggiungete il  burro spezzettato, lo zucchero e l’uovo fino ad ottenere un impasto compatto. Lavorate velocemente fino a formare una palla che lascerete riposare in frigo avvolta nella pellicola per almeno mezz’ora.151108_140324Passato il tempo imburrate una tortiera da crostate151108_143926Stendere 3/4 della pasta e metterla sul fondo della teglia, 151108_144223regolare i bordi con le dita, aggiungere un generoso strato di confettura 151108_144423e ritagliare le strisce per la griglia decorativa.151108_145315Infornare a forno statico 180° per 30-40 minuti. Eccola, 151108_154649e’ buonissima! Taglia una fetta, 151108_182737poi un’altra, e’ sparita, 😀 Per fare la marmellata di cachi, semplicissima, ecco gli ingredienti:

300gr di cachi non troppo maturi
300gr di zucchero di canna integrale
scorza di 1/2 limone
1/2 bacca di vaniglia
2 dita di rum

Fate cosi’: lavate delicatamente i cachi e tagliateli  a pezzi eliminando i semi, poi mettete a cuocere la frutta in una pentola antiaderente con lo zucchero,151113_134702 la scorza di limone e i semi della vaniglia. Fate cuocere a fuoco moderato per circa 3 ore, poi, prima di spegnere il fuoco, aggiungete due dita di rum. Se vi piace questo frutto provatela, 151108_140331io la faccio in questo periodo e la utilizzo solo per fare le crostate altrimenti me la mangio tutta a cucchiaiate, 😀 ma se ne puo’ fare di piu’ e mettere via nelle albanelle sterilizzate, ricordatevi che la quantita’ di frutta equivale alla quantita’ di zucchero!

Ecco il tag,image  che ho ricevuto da Alessia questo il suo bellissimo blog, ecco le regole:

  • Utilizzare il logo, vedi sopra
  • Menzionare chi ha creato il tag (Il cuore di Beatrix)
  • E chi ci ha nominati Alessia, grazie cara, mi piace il tuo blog e come sei tu, ❤
  • Inviare i “messaggi e/o immagini” vedi sotto
  • Nominare tutti i miei dolcissimi blogger che adoro tanto, ❤

Come vi sentireste se stasera, aprendo l’App di WathsApp, un insolito messaggio vi avvertisse della presenza di “Contatti Momentanei” a cui sono associati “nomi” e non numeri telefonici, ai quali (dalla mezzanotte al sorgere del sole) sarà possibile inviare un messaggio e/o immagine? Gli “intrusi” sono 10 e sono i seguenti:

1.Una persona di cui hai perso ogni traccia:

Una mia compagna di scuola delle superiori: “se non ti fai sentire telefono a “chi l’ha visto” , ti ho avvisata, 😉

2. Un amico/a scomparso/a:

Lei, la mia adorata Silva: “avrei voluto conoscerti di persona, mi manchi tanto, <3”

3. Un/a parente stretto che non c’è più:

Mio zio Alfredo, simpaticissimo che guidava come un matto, e’ mancato quando ero ragazzina, gli direi: ” adesso guido io, ho la patente, :D”

4. Qualcuno che può svelarti un segreto del tuo futuro:

Quando avro’ 100 anni in quale pianeta mi saro’ trasferita?

5. Qualcuno a cui vuoi chiedere “scusa”:

Alla mia adorata maestra Rosso Anita, tanto ma tanto tempo fa: “la torta di mele che mia mamma le ha preparato mi e’ caduta nel tragitto di strada, venendo a scuola, :-(”

6. Qualcuno a cui vuoi gridare una verità scomoda!:

A tutti i politici: “la finite di prenderci per i fondelli!!!!!!”

7. Un personaggio del “passato”:

10406948_613349745439194_2044294625706932827_nSlurp, squash, snap, gulp….. 😀

8. Un personaggio del “presente”:

A Paolo Poli: ci vediamo al caffe’ dietro l’angolo e mi racconti dei vizi capitali! (Per le piu’ giovani che non sanno chi e’ vi metto questo link, http://www.quotidiano.net/caff%C3%A8/paolo-poli-rai-tre-vizi-capitali-lussuria-1.1076025 e’ bravissimo, teatro e di piu’!)

9. Un personaggio del “futuro”:

Posso venire a fare un giro sulla tua astronave, in cambio ti porto un dolcetto, 😉

10. Il SIGNORE o il destinatario della tua Fede:

Ridammi immediatamente la mia mamma, mio suocero, mia suocera e Silva, ❤

Ecco parlando di lei, di Silva, ❤ volevo farle vedere le tende che ho finito di cucire, queste sono del salone, Willy come vedete approva, 😀

151025_123317anzi, le sta provando, 😀151028_105935a me piacciono tantissimo151025_123339un abbraccio a tutti voi, ❤

 

♡☆♡Pane a cassetta e panini morbidi♡☆♡

Pubblicato 30 novembre 2014 da Laura

Fare il pane e’ qualcosa di unico, mi piace prepararlo quando siamo tutti in casa, quando incomincia a far freddo e si sta bene al calduccio, allora si impasta la farina con il lievito e l’acqua, si attende la magia della lievitazione e quando tutto e’ pronto si inforna e in casa si sente quel bel profumino di pane appena sfornato, e’ da provare, il pane fatto in casa ha un sapore, un profumo e una consistenza invidiabile e poi, vuoi mettere la soddisfazione, e sopratutto, al mattino non uscite per comprarlo, in teoria dovrebbe essere cosi’! Allora,  vi scrivo la ricetta per farlo, e’ facile, io mi sono sempre trovata molto bene, il risultato e’ ottimo! Io, questa volta, ho usato, il lievito madre secco, ero troppo curiosa, l’ho trovato al supermercato, voi usate tranquillamente il lievito abituale, quello di birra in panetto oppure quello disidratato, il mastro fornaio per intenderci,  vedrete che bonta’. Gli ingredienti sono per circa nove panini, dipende dalla grandezza, e un pane a cassetta da mezzo kg, per lo stampo io ho utilizzato quello da plumcake. Ingredienti: 200 g di farina Manitoba, 180 g di farina macinata a pietra (la trovate al supermercato, e’ buonissima, il pane ha un profumo con questa miscela, se non la trovate utilizzate dei 500 g meta’ farina manitoba e meta’ farina 0) e 120 g di farina 0, se usate il lievito secco utilizzate una bustina che equivale a 35 g oppure il panetto di lievito di birra fresco 35 g oppure ancora quello disidratato da 7 g, 10 g di sale, un cucchiaino di zucchero io ho usato il miele, 2 cucchiai di olio d’oliva, 275-300 ml di acqua, dipende da come la farina assorbe l’acqua, regolatevi man mano lavorando l’impasto se usarla tutta. Per prima cosa setacciate le farine, poi aggiungete il lievito madre secco o quello che usate abitualmente (se usate il lievito di birra fresco prima di metterlo nell’impasto dovete prima scioglierlo in un po’ di acqua tiepida e un cucchiaino di zucchero), un cucchiaino di miele o zucchero, l’olio, il sale, aggiungete poco alla volta l’acqua tiepida. Io ho impastato tutto con l’impastatrice, ormai con lei faccio tutto, ma si puo’ tranquillamente impastare a mano, facendo la fontana e mettendo in mezzo tutti gli ingredienti, lavorate bene, fino ad ottenere un impasto bello morbido ed elastico! Fate il classico panetto141116_205705e mettete a lievitare al caldo, io vi consiglio di usare il forno spento. Quando e’ lievitato il doppio,141116_221920 ci vuole, in questa stagione, un oretta, anche un po’ di piu’,  prendete la palla lievitata e  fate con essa due giri, da una parte e dall’altra, senza lavorarla, dividete a meta’ la pasta e con una formate i panini, cosi’ come da foto, usate la teglia del forno, imburrata e infarinata oppure usate la carta forno,141123_233741 con l’altra mettete la mezza pasta lievitata nello stampo del plumcake imburrato e infarinato,   141123_233726Fate fare un altra lievitazione, un oretta, i panini devono crescere quasi al raddoppio, stessa cosa per il pane a cassetta. Passato il tempo della seconda lievitazione spennellate di olio 141123_234805e se vi piace mettete un pochino di sale grosso sopra, infornate a 180/200°,  forno caldo, i panini per circa 20 minuti, 141117_000455state attenti a non bruciarli sopra, il pane a cassetta cuoce per mezz’oretta, dipende sempre dal forno, 141117_002339mettetelo nella parte bassa del forno altrimenti si brucia sopra. Eccoli pronti da mangiare, 141117_000622io, in genere, li preparo alla sera, quando Chiara e’ a casa mi aiuta, ci divertiamo tantissimo, 141117_002317il fatto e’ che si sente il profumo, e’ pane appena sfornato caldo, 141124_004913e poi vuoi non assaggiare, 141124_005005poi sapete come succede, si sparge la voce, Laura sta facendo il pane, l’ha gia’ infornato, 😀141117_002509insomma, morale della favola, il pane finisce, la sera stessa, appena sfornato, tutti lo assaggiano ed io al mattino dopo, per il pranzo, devo uscire a comprarlo dal panettiere, 😀 😀 io natalizia ♡☆♡☆♡☆

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