vino bianco secco

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🌷 Riso speziato ai gamberetti 🌷

Pubblicato 24 febbraio 2015 da Laura

Nel luccicore delle piantagioni allagate dove l’acqua riflette la mutevolezza del cielo, i contadini cinesi hanno, a volte, la suggestiva impressione di seminare il riso nelle nuvole. Questa immagine cosi’ poetica, evocata dai versi di una loro popolare canzone, potrebbe far credere meno duro il lavoro che, in realta’, la coltivazione del riso in quel Paese ancora richiede: la schiena piegata, le mani e i piedi per lunghe ore immersi nell’acqua, il volto disfatto per i vapori dell’umidita’, il sole dardeggiante, gli sciami d’irriducibili insetti. Da noi, fortunatamente, l’industrializzazione ha fatto lavorare, come dire?, tutti piu’ dritti. Insomma, non si vedono piu’ chine nei campi allagati le famose mondine, e si e’ persa l’eco dei canti con i quali ritmavano il loro pesante lavoro. E, oggi, la bilancia italiana “pesa” circa otto milioni di quintali di riso lavorato ogni anno. Ma ne consumiamo soltanto tre milioni e gli altri li esportiamo nel Nord Europa. Proprio cosi’. Il riso nel nostro Paese e’ d’uso quotidiano soltanto nelle regioni del Nord ed e’ quasi sconosciuto da Bologna in giu’, se non per alcuni piatti particolari come il sartu’ napoletano, i suppli’ romani, gli arancini siciliani. Eppure il riso e’ uno degli alimenti piu’ ricchi di sostanze nutritive e, in particolare quello italiano, offre il valore aggiunto che dovrebbe indurci a consumarne di piu’: non abbiamo infatti risi Ogm, i famigerati organismi geneticamente modificati. Dunque la qualita’ e’ garantita. E, di consequenza, il piatto ride. Il riso e’ un trasformista eccezionale. Sa cuocersi al vapore, alla creola, pilaf, all’inglese, alla cinese, alla valenciana, alla milanese. Sa essere una corona come un overture, un piedistallo per gli ossibuchi, una benedizione per le insalate variegate dell’estate. Inoltre e’ buono caldo, e’ buono freddo. E’ buono dolce, ma anche salato. Puo’ bastare? 🙂 ( Clelia D’Onofrio, dal libro il Cucchiaio d’Argento, riso e risotti!) Io l’ho scritto altre volte, adoro il riso cucinato in tutti i modi, lo mangerei anche in bianco condito con un filo d’olio d’oliva extravergine e parmigiano reggiano ma con un libro di riso e risotti come quello che ho citato prima non si puo’ che scegliere una ricetta per prepararsi un piatto da vero chef! Quello che vi consiglio oggi e’ buonissimo, l’ho preparato l’altro giorno, semplice e veloce da fare, eccovi la ricetta presa dal libro:  ingredienti per 4 persone: 320 g di riso, io ho usato il carnaroli, 150 g di gamberetti sgusciati, 1 bicchiere di vino bianco secco, brodo, scalogno, zafferano, curry, paprica, burro, olio, sale. Ora fate cosi’: in una casseruola scaldate due cucchiai di olio e una noce di burro, fatevi appassire lo scalogno tritato. Dopo alcuni minuti unite il riso. Mescolatelo, fatelo colorire bene, spruzzatelo con il vino e lasciate evaporare. Portate alla cottura versando un mestolo di brodo caldo alla volta. Volendo si possono aggiungere a meta’ cottura un peperone rosso tagliato a filetti e dopo 10 minuti 150 g di pisellini (io non l’ho fatto perche’ con i miei uomini era chiedere troppo, uno non ama i piselli, 😀 l’altro i peperoni, allora non li ho messi, ma ci stanno proprio bene, credetemi) Diluite lo zafferano con poco brodo e versatelo sul riso, mescolate, aggiungete mezzo cucchiaino di paprica e mezzo di curry e, infine, i gamberetti. Mantecate con una noce di burro e servite eccolo150217_120601impiattato, buonissimo 🙂 Naturalmente vi do altre idee, per esempio, questa, risotto, peperoni e crema di zola, che dire, fantastico, risotto peperons e zolae che ne dite di questa ricetta, risotto ai funghi porcini, s6300062il tempo lo permette ancora anche se stiamo aspettando la primavera, ieri qua c’era un bel sole anche se l’aria era decisamente fredda, oggi invece piove! Adoro la paella, e’ un po’ lunga e laboriosa da preparare, io la preparo in due modi, o cosi’  di solo pesce o altrimenti utilizzo l’altra ricetta dello chef Mandarano Giovanni della C.C., questa, buonissima, con l’aggiunta del pollo 🙂 Con il riso si possono fare d’estate delle buonissime insalate di riso, condite sempre in modo diverso e il riso cantonese, a me piace tantissimo, quando l’ho mangiato al ristorante ho cercato piu’ volte di farlo uguale ma non e’150113_111144facile perché fare il riso alla cantonese non è solo unire uovo, piselli e prosciutto cotto al riso e dargli una ripassata veloce nel saltapasta, secondo me ci sono dei segreti base per renderlo cosi’ particolare, dopo tanto girare nel web ho trovato la ricetta di Pei-san in cookaround, devo dire che non e’ male, bisogna solo trovare l’olio di sesamo (io l’ho trovato alla coop, ha un gusto intenso, quasi mandorlato, che ben si presta alle ricette etniche e alle fritture molto rapide), ma va bene anche quello di arachide, bisogna ricordarsi di cuocere il riso molto prima e farlo raffreddare per renderlo asciutto! Eccovi la ricetta se volete provare: 160g di riso Basmati, 240g di acqua (1 volta e 1/2 il peso del riso), 80g di cubetti di prosciutto cotto di Praga,80g di piselli congelati, 1 uovo (1 uovo ogni due persone), olio di sesamo o arachidi, sale, pepe. Ora fate cosi’: sciacquate il riso sotto l’acqua corrente velocemente,  versatelo in una pentola, aggiungeteci l’acqua e mettete sul fuoco a fiamma viva coprendo il riso con un coperchio che aderisca bene, possibilmente trasparente, così da poter controllare la cottura, non mettete il sale. Non appena l’acqua comincia a bollire, abbassate la fiamma al minimo e attendete che il riso abbia assorbito tutta l’acqua (ci vogliono all’incirca 10-12 minuti). A questo punto togliete dal fuoco, versate il riso in un contenitore e mettetelo da parte fino a quando sarà ora di utilizzarlo. Nel wok, versate un paio di cucchiai di olio, di sesamo o di arachide e fatelo scaldare bene. In una terrina sbattete l’uovo e poi versatelo nel wok mescolando spesso per strapazzarlo. Salate e pepate l’uovo. Sciacquate i piselli sotto l’acqua e poi asciugateli benissimo. Tagliate il prosciutto a piccoli cubetti, buttateli nella padella insieme all’uovo e cuocete a fuoco molto alto finché sara’ molto rosolato. Mettete ora da parte il tutto, versate un cucchiaio di olio nel wok e quando sarà caldissimo buttateci il riso e fatelo friggere, aggiungete il sale.
Quando alcuni chicchi di riso cominceranno ad essere abbrustoliti e a scurirsi, aggiungete il condimento di piselli, uovo e prosciutto e saltate per circa 30 secondi, dopodiché servite aggiungendo mezzo cucchiaino di olio. E’ ottimo, provatelo, non e’ esattamente come quello che servono al ristorante ma si avvicina molto, 🙂

Pansoti con spinaci e ricotta.

Pubblicato 6 marzo 2014 da Laura

Nella mia famiglia ci sono due salernitani, i miei genitori, alessandrini, mio fratello maggiore ed io e naturalmente i nostri figli tutti e due nati ad Alessandria; i felizzanesi sono mio fratello minore e mio marito, i miei suoceri che erano, lei piemontese , lui veneto , poi c’e’ il fidanzato della Chiara, genovese. Conosco tutti i dialetti, non so parlarli, purtroppo, mi e’ sempre piaciuto ascoltare la loro musicalita’, e mi piace la cucina, campana, veneta, piemontese e genovese, non escludendo tutte le altre ricette regionali, imparo sempre qualcosa da tutti, quando sono andata in Sardegna dalla mia cara amica, per esempio, ho mangiato dei dolci squisiti fatti con la ricotta e quando sono tornata a casa ho provato a copiarli, sono di una bonta’ unica, certo che la loro ricotta fa la differenza. Li faro’ nuovamente e postero’ la ricetta, intanto vi scrivo la ricetta dei pansoti con gli spinaci e ricotta che, pensate un po’, preparava mia mamma che come ho detto era campana, ma sono una ricetta tipica della Liguria, io li ho conditi con burro e formaggio ma dovete assolutamente provarli con il sugo di noci. La ricetta non e’ di mia mamma, l’ho presa dal libro, il cucchiaio d’argento. Vi scrivo anche la ricetta del sugo di noci. Ingredienti per la pasta: 400 g di farina, 3 uova, due cucchiai di vino bianco secco; per il ripieno: 800 g di spinaci o erbette o scarola, 200 g di ricotta, 2 uova, formaggio grana grattugiato. Per condire: 150 g di gherigli di noce, mollica di pane, latte, 50 g di formaggio grattugiato, 20 g di burro, olio, sale. A Genova usano anche l’aglio sia nel ripieno che nel sugo di noci, io nel ripieno non l’ho messo. Ora fate cosi’ : preparate la pasta con la farina, uova, se serve aggiungete un po’ di acqua, il vino e il sale, lasciatela riposare mezz’ora. Lessate gli spinaci o altre verdure scelte,  tritateli con il mezzo spicchio d’aglio, se l’usate, e mescolateli con la ricotta, le uova e tanto formaggio grattugiato quanto basta per dare consistenza al composto. 140304_115557Stendete la pasta a sfoglia, distribuitevi sopra il ripieno a mucchietti. Intorno a ogni mucchietto ritagliate con il coppapasta un rotondo di pasta e ripiegate in due a mezzaluna, fermate la pasta ai bordi con i rebbi della forchetta. Potete fare la forma che volete, a triangolo o a tortellone, unendo i lembi. Devono comunque essere piuttosto grandi per fare onore al loro nome. 140304_135114Preparate la salsa: sbollentate i gherigli di noce, togliete loro la pellicina e pestateli con mezzo spicchio d’aglio, qua ci vuole,  un po’ di mollica di pane bagnata nel latte e strizzata. Quindi diluite il composto con l’olio fino a ottenere una salsa fluida, eventualmente aggiungete uno/due cucchiai d’acqua di cottura degli spinaci o erbette. Lessate i pansoti in abbondante acqua salata, scolateli. Conditeli con la salsa alle noci, alcuni fiocchetti di burro e abbondante formaggio grattugiato. Mescolate e servite. Fare la pasta in casa non e’ difficile, ci vuole del tempo, questo sicuro ma e’ troppo divertente, se avete a disposizione due belle braccia forti, fatevi aiutare, 🙂 mio marito e’ sempre disponibile, non so se lo fa per la pasta, che mangia cruda o per stare con me, 🙂 provate,  assaggiateli appena pronti con olio e una grattata di formaggio grana, quello buono, chiudete gli occhi e godetevi la meraviglia che avete appena preparato!!140304_123640A proposito di famiglia, pucu3-1ecco una foto che adoro, la conservo gelosamente, le quattro generazioni (la bisnonna, mia suocera, io e la mia Kiaretta a 4 anni!!!)

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(旧・しまやん香港アジア支局) 人生は旅のすべて、日々を綴っていきます。

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