funghi

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🍰🍉🍊🍋🍌🍐 Torta di pere🍑🍒🍓🍈🍍🍇

Pubblicato 1 ottobre 2016 da Laura

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Quante pere abbiamo raccolto sulle piante del mio orto quest’anno, tantissime, sode e dolcissime, un po’ le abbiamo messe via, un po’ le abbiamo mangiate e oggi ho fatto questa torta, buonissima, eccovi la ricetta tanto semplice, ingredienti: 1 kg di piccole pere mature,  sbucciate, private del torsolo e affettate non troppo finemente / 2-4 cucchiai di succo di limone / 200 g di farina / 2 cucchiaini di cannella in polvere / 1 presa di sale / 3 grosse uova / 1 cucchiaino e mezzo di lievito in polvere / 150 g di zucchero / 120 g di burro fuso / 90 ml di marsala secco (se la torta e’ destinata a dei piccoli usate tranquillamente il latte) per guarnire : 3 cucchiai di burro / 1 cucchiaino di cannella in polvere / 80 g di zucchero. Io ho utilizzato lo zucchero di canna in minore quantita’ e meno burro, la torta e’ buonissima anche cosi’, 🙂 Per prepararla fate cosi’: spruzzate il succo di limone sulle pere affettate per evitare che diventino nere mentre preparate l’impasto. Preriscaldate il forno a 180° C. Imburrate una tortiera a cerniera.160916_202432 Mescolate la farina, il lievito, la cannella e il sale. Sbattete le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo.160916_201956 Aggiungete la base di farina, alternando con il burro e il latte (o marsala se avete fatto questa scelta). Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Mettete meta’ dell’impasto nella tortiera e coprite con le pere. 160916_203048Spargete il burro a fiocchetti, la seconda dose di cannella e meta’ della seconda dose di zucchero. Coprite con l’impasto rimasto. Non vi preoccupate se le pere non sono completamente coperte dall’impasto. 160916_203244Spolverizzate con lo zucchero rimasto e fate cuocere per 30-40 minuti o fino a quando uno stuzzicadenti infilato nel centro non risultera’ asciutto. 160916_210912Fate raffreddare nella tortiera, e’ deliziosa, 160916_213942se avevo il cioccolato lo rompevo a pezzi e lo aggiungevo all’impasto ma vi garantisco che e’ ottima anche cosi’, 🙂 Dimenticavo, ho utilizzato una tortiera da 24 cm di diametro, 😉 Ora vi parlo del tag, e’ la bellissima e bravissima fotografa Viola del blog https://violetadyliopinionistapercaso2.wordpress.com/che mi ha taggata, questa e’ l’immagine che ho preso da Viola chiedendo il suo permesso:8cdd0e789ad8077aafe792da5d8a20dd

 
Le regole per partecipare al Tag sono semplici :
 

Citare il  blogger che l’ha creato che é  I discorsi dell’ascensore .

Utilizzare l’immagine del tag, come ho scritto prima l’immagine che vedete sopra e’ di Viola, e’ una delle sue stupende foto, mi piaceva tantissimo, mentre la foto del tag in questione la trovate qui .

Rispondere alle domande possibilmente accompagnando le risposte con delle immagini

Dedico questo tag a tutti voi che mi leggete e a chi non l’ha fatto e ha voglia di farlo.

 Ecco le domande con le mie risposte:

  1. Qual è la foto più rappresentativa di questa estate 2016 (non necessariamente delle vacanze)?

 Piu’ che una foto e’ un video, gif-animc3a9-drc3b4le-humour-fun-2qua ripresa sono io quando mio marito mi ha dato il regalo il giorno del mio compleanno, 😀 😀 😀 😉

Qual è la tua vacanza ideale? L’hai mai fatta?

In crociera per 20 giorni in posti sempre diversi, ho fatto 14 crociere, appena potro’ ne scelgo una e chi mi ama mi segua, 😀 msc-lirica_photo3, 😉

 Cosa ti mancherà di più di questa estate 2016?

I giri in moto mi mancheranno tantissimo, 150621_162922

 Mare o montagna? Estate o inverno?  Mare, estate,al mare con te forever, ❤

Sei stato in vacanza quest’estate? Se sì, dove?

Ho girato in moto tantissimo nella mia zona ma senza allontanarmi troppo, 150709_204708alla sera tornavo sempre a casa!

In vacanza preferisci andare sempre negli stessi posti (perché ti trovi bene, ti piacciono, conosci le persone) o cambiare destinazione ogni anno?

Mi piace cambiare sempre, andare in Italia ma anche all’estero come ho sempre fatto, giro-del-mondo_migliori-diving-center-_500x239appena potro’ parto per il giro del mondo, 😀

Aggiungo al volo l’altro tag, sempre di Viola, questo il suo bloghttps://violetadyliopinionistapercaso2.wordpress.com/ e questa la sua foto, 04af7b62bd3d7be70671316ac6a69824bellissima, questa la foto del tag in questionede4fd60986d1104aef4107dc521f2a13

Le regole per partecipare al Tag  sono :

1- Usare l’immagine del tag, vedi sopra e citare l’ideatrice del tag : Il Mondo Di Shioren

2- Raccontare quali sono le tre cose che ti fanno esclamare : ” É arrivato l’Autunno !” :

1- A settembre dalle mie parti ci sono le Sagre, sono feste dedicate alla raccolta dell’uva150919_120826 e alla vendemmia 160910_174748ma non solo, ci sono i tartufi, tartuf_main le castagne, il vino, i funghi, original_article-image-porcini-mushrooms-finedininglovers la zucca, 151020_115618mi piacciono tantissimo queste feste, si mangia, si beve, si balla, si ascolta musica e si vedono tante cose interessanti!

2- In questa stagione riprendo a leggere comoda in casa ??????????????????in silenzio con il mio cuccioletto vicino che fa la nanna, willy sotto coperta

3-Preparo le zuppe, le vellutate, crema di porrile minestre con tutti gli ingredienti di stagione che ho comprato alle Sagre, vedi sopra, 😉 L’autunno e’ bello per i suoi colori caldi,1983241697 e’ troppo bello ammirare il rosso dei tramonti, tramonto-rosso-kentucky-300x225sentire lo scricchiolio delle foglie sotto i piedi bellafall2e sentire quel buon profumo di caldarroste,caldarroste sono buonissime, ❤

Ancora un po’ di foto, ecco chi si puo’ incontrare nelle stradine di campagna, troppo belli i cavalli,160924_172303 mio marito ha spento la moto e i ragazzi, padroncini dei cavalli, ci hanno ringraziato, ❤ Settembre e’ volato, siamo gia’ al primo ottobre e il tempo e’ sempre bello, qua siamo in alto sulla collina img_20160925_173208si sta ancora benissimo! Ed ecco il mio cuccioletto coccolatissimo, 160921_174140Willy non puo’ mancare, 😀 Dimenticavo la zucca gigante, guardate che meraviglia, 160925_170100Ora devo andare a fare delle commissioni,  si e’ alzato il vento ed e’ venuto nuvolo, vvojuab4inu_elxlc9ntmcoiq3imdwakn4t28bwh6cdhv0z3shrnrq😀 l’autunno ha i suoi pregi, gli alberi iniziano a tingersi di rosso, arancione e giallo0a8yckav6r e anche la pioggia ha il suo fascino gif-animc3a9-plaisir-passion-660Tanti baci e abbracci a tutti voi che mi leggete, alla prossima, ci sara’ di nuovo un dolce, un po’ diverso dal solito, 0yflhvhvdp😉 ❤

🍴🍄🍴Risotto ai funghi porcini 🍴🍄🍴

Pubblicato 16 settembre 2015 da Laura

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Questo e’ il periodo dei funghi che non amo particolarmente perche’ ho paura di mangiarli, sono sempre stata cosi’, ma sono troppo buoni quindi dove vado a far spesa, quando ci sono i porcini, li compro perche’ mi fido ma andare per funghi proprio non riesco! Pensare che mia mamma era bravissima! Quando ero ragazzina, in questo periodo, andavamo in montagna, dove i miei genitori avevano un pezzo di terra, passavamo il weekend e si andava per funghi! Mia mamma era quella che portava a casa i funghi piu’ belli, naturalmente nel posto c’era chi la consigliava sul raccolto, mi ricordo di un signore che si chiamava Gianni che voleva sempre mia mamma insieme a lui, diceva che era tanto brava quanto fortunata, le bastava spostare delle foglie secche sotto gli alberi per trovare dei porcini grandi come zucchini e il suo cesto era sempre strapieno! I funghi sono ottimi preparati al verde come contorno, come condimento per la pasta cotti nel sugo ma, secondo me, utilizzati nella preparazione del risotto danno il massimo, sono una vera goduria, vi scrivo la ricetta del risotto che mia mamma preparava per tutti, e’ di una bonta’ unica, non vi dico di utilizzare i funghi coltivati perche’ non e’ la stessa cosa, ci vogliono proprio i porcini per questa bonta’! Ecco la ricetta di Lidia, la mia mamma ❤ (nel corso degli anni in questo blog ho gia’ postato due volte o piu’ la ricetta del risotto con i funghi porcini, non importa, mi piace troppo, 😀 ) Ingredienti: 250 gr di riso superfino Arborio o Vialone+200 g di funghi porcini+1/4 di cipolla+1/2 spicchio d’aglio, io uso lo scalogno+un mazzetto di prezzemolo+40 g di burro+1/2 bicchiere di vino bianco secco+1/2 litro abbondante di brodo+3 cucchiai di formaggio grana grattugiato+sale+pepe. Ecco come prepararlo: pulite e lavate la cipolla, tritatela finemente e fatela appassire in una padella con 20 g burro, versarvi il riso e farlo insaporire a fuoco vivace mescolando continuamente con un cucchiaio di legno, bagnare con il vino bianco e farlo evaporare. Aggiungere, poco alla volta, il brodo bollente mescolando di tanto in tanto e far cuocere per circa 15/18 minuti. Nel frattempo, pulire i funghi eliminando la parte terrosa dal gambo, strofinarli delicatamente con un telo pulitissimo e tagliarli a fettine. In un pentolino far scaldare il burro rimasto con lo spicchio d’aglio. Aggiungere i funghi e farli cuocere per 2/3 minuti a fuoco vivace. Salare, pepare, eliminare l’aglio, aggiungere il prezzemolo tritato e amalgamare i funghi al riso qualche minuto prima di toglierlo dal fuoco. Rimestare la preparazione con un cucchiaio di legno, spegnere il fuoco, aggiungere il formaggio grana grattugiato, mescolare nuovamente per distribuirlo bene e servirlo in tavola ben caldo, troppo buono!!!        Ecco i tag di questo mese: questo,  BRONZO – ARGENTO  – ORO TAG    “FIGURACCE” e’ di Carla, https://ladimoradelpensiero.wordpress.com lei e’ l’ideatrice, lo dedico a tutti voi, e’ troppo divertente, ecco le mie figuracce: bronzo, andavo a scuola ad Alessandria con la mia amica, Mery. Per raggiungere la scuola c’era il pullman, abitiamo tuttora in un paese che dista dalla citta’ 13 km. D’inverno si sa, quando nevica si forma una patina di ghiaccio per terra e quindi bisogna stare attenti a come si cammina. Uscite da scuola, in ritardo come al solito, andavamo a passo svelto, quando siamo arrivate alla stazione, alla fermata dei pullman la mia amica e’ salita sopra tranquilla mentre io sono scivolata e sono finita per terra mentre tutte le persone mi guardavano divertite, 😦 Argento: quando avevo Chiara piccina ho lavorato per un periodo di tempo, part time, alla scuola materna del mio paese. Un pomeriggio, dopo il pisolino, ho preparato la merenda ai piccoli, pane e marmellata, poi ci siamo seduti a cerchio sulle seggioline per mangiare, ho raccomandato a tutti i bimbi di non schiacciare troppo il panino e di stare attenti a non far uscire il ripieno, per prima ho dato un morso al mio panino e poi tutti i bambini hanno fatto uguale a me, i bimbi sono stati bravissimi mentre io ho fatto cadere tutta la marmellata per terra, 😀 😀 😀 Oro: ero giovane, lavoravo in un’agenzia di viaggio, in ufficio dovevo scrivere le note debito con la macchina da scrivere, mi davo tanto da fare, ero brava e andavo veloce, finito il lavoro sono andata dal capo, lui era al telefono e mi ha fatto cenno di rimanere e di aspettare, ho posato la cartellina con le note debito da firmare e mentre aspettavo, non ricordo bene perche’ l’ho fatto, ho appoggiato le mani sulla scrivania con i polsi all’infuori, cosi’ per intenderci, 5-2dx  e mi sono allungata dondolandomi, sono scivolata e sono finita bella lunga con la pancia sulla scrivania facendo cadere tutto per terra con lui che mi guardava esterefatto 😀 non mi ha licenziata ma che figuraccia!!!! Ecco il tag che ho preso da Cix,  (senti Tyron, siccome ho fatto il tuo gioco tu fai quello sopra, 🙂 ) io l’ho gia’ fatto ma le sue domande mi piacciono tanto, eccole:

1) Credi nell’oroscopo e segni zodiacali? non ci credo, pero’ a volte li leggo, sono divertenti!
2) A Natale qual’è la cosa che più ti fa sentire in atmosfera di festa? stare tutti insieme anche se mi ammazzo di lavoro, 🙂
3) La vera vacanza è … siccome a Natale si passa in famiglia tutti insieme, in vacanza desidero stare con lui in un isola deserta! 😀
4) Ti piace più fare regali o riceverli? farli, mi piace tantissimo!
5) Descrivimi le tue 4 stagioni: facilissimo, autunno, IMG000160 (foto personale), inverno il-maglione-per-l-inverno-freddo, primaveralalla in un campo. jpg, estate!images 😀 (foto prese dal web)
6) Ti piace giocare? a nascondino, tantissimo!! 😀
7) Se potessi esaudire un desiderio, quale esaudiresti? un desiderio solo, tutto per mia figlia, tanta felicita’, per sempre!!
8) Qual’è il piatto che più ti piace e quale più ti rappresenta? i dolci, io sono la torta del diavolo, 😉
9) Tra fit-watch, orologi da polso, pendolo, cucu, cellulare, quale preferisci e perchè? il cucu mi piace tantissimo, mi ricorda quando andavo da mia nonna al mare, che bello, quanta felicita’!
10) Qual’è la cosa più “schifosa” che tu abbia mai visto. Schifosa, Cix, non saprei, Alien, mi hanno portato al cinema a forza, non volevo andare, mi ha fatto troppo schifo quando ho visto quel coso uscire dalla pancia dell’astronauta, 😦 E per finire un po’ di pucciosita’, 150913_105821ieri mattina ha fatto un temporale con tuoni e lampi, io stavo stirando, Willy che ha paura dei tuoni e’ salito sul tavolo ed ha aspettato attento, guardate che bello, fino alla fine del temporale, poi tranquillo e’ sceso e si messo nel posto piu’ comodo per dormire, 150912_173207😀 😀 😀

Polenta taragna con baccala’ alle cipolle di tropea.

Pubblicato 22 novembre 2014 da Laura

Esiste una vera e propria cultura della Polenta, e’ un cibo che ci rimanda alle nostre origini contadine e quindi al passato, un tempo era il cibo dei poveri, ma oggi questo piatto e’ totalmente rivalutato: ai giorni nostri non e’ piu’ un piatto povero ma sono persino nati itinerari gastronomici per degustare la polenta. Fu Cristoforo Colombo che porto’ in Europa insieme ai fagioli e ai pomodori, alcuni semi di una pianta chiamata “MAHIZ” (Granoturco) che gli indigeni usavano insieme alla farina per preparare polente arricchite da vari ingredienti come le salse, i legumi, la carne o i formaggi. Questo permetteva loro di non ammalarsi come succedeva invece ai nostri antenati di pellagra. La malattia colpiva principalmente le popolazioni montane che consumavano tale cibo quotidianamente senza l’apporto di altri elementi molto importanti come le vitamine indispensabili ad una dieta equilibrata. Ogni regione fa della polenta la sua specialità: in Lombardia la polenta “concia” si farcisce a cottura ultimata utilizzando parmigiano o gorgonzola. In Piemonte si condisce aggiungendo in cottura la fontina e la toma fresca, insaporendo poi il tutto con aglio e pepe. La polenta “pasticciata” è una vera bonta’: si mettono le fette di polenta avanzata in una tortiera imburrata, si condisce con parmigiano grattugiato e Gruyère, sopra si mette il sugo ai funghi o alla salsiccia, si mette tutto in forno per una ventina di minuti, provatela, 😉 in Friuli per celebrare il Premio Nonino, l’ultima domenica di gennaio, fra tante prelibatezze, non manca mai la classica polenta gialla. A Treviso viene servita per tradizione anche polenta di mais bianco, viene accompagnata da gustosi e ricchi piatti di selvaggina.  Nel Bergamasco, in Val Brembana e Val Seriana, viene servita con ottimi brasati, funghi, cacio di malga e formaggi d’alpeggio. Piatto tradizionale del passato era “polenta e oseij” ora soppiantato dagli “uccelletti scappati” a base di fegato, codeghi (cotechini) e salsiccia. A Cavour, in provincia di Torino, proprio all’inizio dell’inverno, si celebrano i festeggiamenti di “Polenta Passione”, dove i convegni si alternano a tipiche degustazioni insieme ad assaggi gustosissimi proposti con varietà di polente derivanti da farine sapientemente ricuperate (dal “Marano” e dal “Biancoperla”). In alcuni paesi del Monferrato e dell’Astigiano, dove abito io,  si rievoca tale manifestazione allestendo nelle piazze polente di alcuni quintali, 🙂 ovviamente ben condite. Famose fra tante quella di Ponti (Acqui Terme) che si tiene la domenica precedente il carnevale e quella di Monastero Bormida che si svolge la seconda domenica di maggio, dove nei vicoli del centro storico sono ricreati gli antichi mestieri (e’ bellissimo!). Altre polente vengono allestite a Bubbio (Asti) la prima domenica dopo la Pasqua ed a Cassinasco (Asti) la seconda domenica di Maggio. Le farine per polenta si distinguono in “gialla”, la più usata che proviene dal mais (chiamato anche granoturco) che può essere macinata in grana grossa (sbramato) o in grana fine e in “bianca” (varietà “Biancoperla”) attualmente poco usata, ma giustamente difesa da Slow Food (è una associazione internazionale no profit impegnata a ridare valore al cibo). La farina di grano saraceno, “grigiastra”, è priva di glutine (preziosa quindi per i celiaci), e’ questa la farina usata per la polenta “taragna”. Queste informazioni le ho trovate gironzolando nel web, ora ci vuole la mia ricetta, posso dirvi che a casa mia, quand’ero piccina, la polenta non la mangiavamo spesso, mentre quando andavamo in montagna in vacanza la polenta era servita in mille modi a tavola! Il ricordo che ho di questo piatto particolare che, per me, e’ di una bonta’ unica e’ la vecchina che rimestava la polenta nel paiolo di rame sulla stufa, il suo sembrava quasi un gesto simbolico, girava la polenta sempre nello stesso senso, poi aiutata da mani forti, giravano il paiolo con la polenta fumante sopra un enorme tagliere di legno, ognuno si serviva a piacere, c’erano sughi ai funghi, alla salsiccia, formaggi, c’era la focaccia cotta nel forno a legna ancora calda, io ero piccola, avro’ avuto cinque, sei anni, ma i ricordi di questi momenti li ho impressi nella mia mente come quei sapori di un tempo cosi’ genuini che sapevano di buono! Ecco come preparare la polenta, potete comprare quella che preferite, bianca o gialla. Ingredienti per sei persone circa: 350 g di polenta rustica (bianca o gialla), 2 lt di acqua e sale(2 cucchiaini). Riempite la pentola con l’acqua che porterete ad ebollizione a fuoco vivace ed aggiungete il sale, io vi consiglierei di usare un paiolo di rame ma va benissimo una pentola a bordi alti! Quando il sale si sara’ sciolto e l’acqua sta bollendo, spegnete la fiamma (non preoccupatevi, cosi’ facendo eviterete le ustioni causate dalle bolle della polenta). Sempre con la fiamma spenta, iniziate con una mano a versare la farina di polenta a pioggia con dei gesti circolari (per non far attaccare la polenta alla pentola) poco alla volta, con l’altra mano mescolate continuamente sempre nello stesso senso (per non far formare dei grumi). Continuate a mescolare fino a che non avrete versato tutta la polenta, riaccendete la fiamma a fuoco lento e fate bollire di nuovo, mescolate sempre nello stesso senso alternato da precisi movimenti traversali per circa 40 minuti (o il tempo indicato nella confezione), poi con un gesto deciso rovesciate la polenta sul tagliere di legno, eccola, buona, 141113_123801fumante! Ora naturalmente ci vuole il condimento, qua ho fatto un bel sugo 141025_121842ai funghi, si puo’ versare direttamente sulla polenta 141025_121825oppure ognuno dei commensali si versa con il mestolo la sua porzione nel piatto! Un altro modo di servirla e’ con il sugo alla salsiccia, ottimo, oppure si puo’ servirla al forno: si fa freddare nel tagliere la polenta e il giorno dopo si divide in rombi uguali, si mettono in un tegame a strati alternando sugo e formaggio filante, si inforna giusto il tempo per far sciogliere il formaggio, una goduria, credetemi! Altro modo, questo, 141113_123748con il gorgonzola, ne ho parlato prima, e’ una preparazione tipica della Lombardia, a me cosi’ piace tantissimo!!! Io in genere la preparo con il coniglio alla cacciatora qua trovate la ricetta! L’altro giorno ho preparato la polenta taragna, buonissima, quella che preferisco, con il baccala’ alle cipolle di tropea, mio marito ed io, quel giorno era il nostro anniversario: abbiamo festeggiato 33 anni di matrimonio, ci siamo guardati e insieme abbiamo pronunciato la stessa esclamazione di gradimento per il buon cibo che stavamo godendoci! 😉 Ora vi scrivo la ricetta del baccala’: naturalmente per la polenta potete usare anche quella gialla, l’insieme e’ comunque buonissimo! Il baccala’ con la polenta taragna e’ una tipica ricetta del bergamasco, della Valle Brembana. Il merluzzo sotto sale (baccalà) o essiccato (stoccafisso o pesce ‘stocco’) è sempre stato tradizionalmente il “pesce” dei bergamaschi, assieme a quello nostrano di laghi e fiumi, qui da noi in Piemonte si trova facilmente, mia mamma quando preparava la polenta, lei usava quella gialla, la accompagnava spesso con il baccala’, questa e’ la sua ricetta: mezzo kg di baccala’ sotto sale oppure un pacchetto di filetti sempre dello stesso peso, 500 gr di pomodori, va benissimo anche la passata, 400 gr di cipolle di tropea, mezzo litro di latte, mezzo bicchiere di olio, farina, sale e olio da frittura. Dissalate e ammolate il baccala’ per 24 ore, (per dissalare il baccalà: porre il baccalà sotto un getto di acqua corrente per togliere il sale in eccesso. Riporlo in una bacinella capiente e ricoprirlo di acqua fresca. Lasciarlo in ammollo per 24-36 ore, cambiando l’acqua il più sovente possibile (l’acqua deve essere molto fresca affinché il pesce si mantenga sodo), in questo caso, dopo due/tre risciacqui con acqua all’ultimo risciacquo usate il latte e lasciatelo ammollare con esso 141120_113601Nella padella da frittura con l’olio che fuma immergete i pezzi di baccala’ infarinati,141121_112638 friggeteli e sgocciolateli dorati e croccanti. In una teglia larga versate il mezzo bicchiere di olio e fatevi dorare e macerare le cipolle141121_112827 tagliate a fettine, ponete in questa teglia le fette di baccala’ fritte, aggiungete i pomodori pelati, salate se occorre, io non uso mai sale quando preparo il baccala’, e fate cuocere per 30 minuti. 141121_115304Preparate la polenta mentre cuoce il pesce141121_121902quella che preferite, e servitela con il pesce, 141121_123051e’ un piatto fantastico, garantisco, 🙂 Mentre sto scrivendo il post guardate un po’ il mio cagnolino, 141116_180004come dorme tranquillo, pero’ se scatto la foto141116_180047apre subito l’occhietto, 😀 😀





 

Uova del cervino.

Pubblicato 13 gennaio 2014 da Laura

Stamattina sono andata in posta per pagare il bollettino degli esami del sangue di controllo di mio marito, tutto ok, a parte la somma pagata, esagerata, ma l’importante e’ che lui sta bene. Ho fatto la mia coda parlottando con le persone che conosco del paese, c’era parecchia gente, nel frattempo entra un signore, un postino e l’impiegata immediatamente ci ha detto, adesso dovete aspettare 5 minuti, devo mandare via la posta!! I cinque minuti pero’ si sono prolungati, ma, stiamo scherzando, erano le 11, per la posta c’e’ tempo fino a mezzogiorno, con tutte le persone che c’erano in quel momento non doveva neanche dirlo, se c’e’ uno che deve aspettare e’ il postino, quello e’ il suo lavoro! Sono rimasta male, non solo io, qualcuno si e’ lamentato “gentilmente” ma lei imperterrita ha continuato a parlare con il signore, oltretutto di cose non lavorative!! Sono uscita e sono andata a pagare la mia bolletta dal tabaccaio, io ho lavorato una vita nel privato, certo, lo so e’ diverso, ma prima di tutto ci sono i clienti, le persone non si fanno attendere in quel modo, non e’ il modo di lavorare!! Poi si trovano scuse, i tagli o altro, ma stamattina la persona addetta alla cassa pubblica e’ stata poco professionale e se posso dirlo e’ stata maleducata!!!  Vi scrivo una ricetta sfiziosetta, a noi e’ piaciutissima. Sono delle semplici uova, con formaggio e con contorno di funghi,  presentati nelle cocottine di terracotta, queste, colorate140111_121050 le ho comprate l’altra settimana, 🙂 sono carinissime!! Ecco gli ingredienti e come fare, potete al posto dei funghi utilizzare verdure cotte prima, non troppo, con uova e formaggio viene un mix buonissimo, gia’  provato!!! Occorrono, per quattro cocotte: 400 gr di champignons, 200 gr di fontina, 4 uova, 70 gr di burro, una foglia di alloro, 2 o 3 bacche di ginepro, se piace uno spicchio d’aglio, io non l’ho messo, ho usato lo scalogno, mezzo bicchiere di vino bianco secco, sale e pepe. Mondate e lavate accuratamente i funghi, tagliateli a fettine e fateli rosolare in un tegame con 50 gr di burro, lo spicchio d’aglio o scalogno a fettine, l’alloro e il ginepro. Salate, pepate e bagnate con il vino e lasciate cuocere a fuoco medio/basso per 15 minuti.  A cottura ultimata togliere l’aglio se lo avete usato, il ginepro, l’alloro, e distribuite i funghi con il loro fondo di cottura in quattro ciotole di terracotta imburrate.  In una padella antiaderente fate dorare il rimanente burro e friggete velocemente le uova in modo che l’albume si rapprenda, ma il tuorlo resti morbido. Adagiate un uovo in ogni ciotola sopra i funghi e distribuite equamente la fontina che avrete precedentemente tagliato a piccoli cubetti.140111_122135Mettete le ciotoline in forno caldo a 240° , per 3-4 minuti in modo che il formaggio si possa sciogliere e coprire l’albume. 140111_124010Se non disponete delle ciotole di terracotta potete usare delle piccole pirofile o addirittura un unico recipiente largo e basso, nel quale farete un “letto” di funghi, mettendo sopra a corona le quattro uova semi-fritte e ricoprendo tutto con il formaggio. Le uova con le cocottine sono molto buone e presentate cosi’ 140111_124043sono anche molto scenografiche, 🙂 Dimenticavo, la fonte di questa ricetta e’ il guida cucina della  mia cara mamma.

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