⛄❄🎄Brezel⛄❄🎄

Pubblicato 13 dicembre 2015 da Laura

Mi piace impastare il pane e prepararlo in tutte le sue forme, la lievitazione e’ come una magia e adoro il profumo che si sente quando il pane cuoce nel forno! Ho preparato pane di tutti i tipi, se cliccate nel mio blog “pane, panini, focacce, grissini” trovate tante ricette facili, questa volta ho voluto provare a preparare i Brezel, sono sicura che tanti di voi conoscono questo pane buonissimo e particolare. Il brezel, o pretzl, è un tipo di pane diffuso principalmente nei paesi di lingua tedesca quali Austria, Germania, Svizzera oltre a rappresentare un simbolo della tradizione culinaria altoatesina. Composto principalmente da farina di grano tenero, malto, lievito di birra e acqua, con l’aggiunta del bicarbonato di sodio, il brezel viene spesso servito come antipasto e accompagnato ai weißwurst (tipico salame tedesco)  con la senape dolce a contorno. In alcune regioni viene aggiunto anche lo strutto oppure vengono utilizzate farine integrali, di farro o di altri cereali.Prima della cottura i brezel vengono spolverati con l’aggiunta di sale grosso o semi di sesamo, anche se la loro peculiarità risiede, oltre che nella forma, nel metodo di panificazione detto Laugengebäck. Il pane, prima della cottura, viene immerso per qualche secondo in una soluzione di acqua bollente e soda caustica (o bicarbonato di sodio in ambito domestico) che gli conferisce quel tipico aspetto lucente, perdendo la causticità attraverso la cottura in forno.L’aspetto del brezel si intreccia con storia e leggenda, in un nodo indissolubile che rappresenta anche a livello visivo la peculiarità di questo stuzzicante alimento. Il primo di questi racconta che i brezel siano il cibo da merenda più antico del mondo, potendo addirittura far risalire la sua origine ai monasteri del sud della Francia e del nord Italia intorno al 610 d.C. I monaci, a quanto pare, si ispirarono alle braccia intrecciate dei bambini in preghiera per la forma di questo pane che veniva dato loro come ricompensa per aver imparato a memoria versi e preghiere della Bibbia. Non può sfuggire, ai più attenti, che i buchi formati dall’intreccio di pasta sono tre; un numero che, da questa prospettiva, richiama la Santa Trinità.A confermare questa ipotesi, come nelle storie tramandate dall’antichità, sembra pensarci il nome stesso di questo pane. Esso deriva, infatti, dal latino pretiola (ricompensa), italianizzato in seguito come brachiola e, infine, trasformato in brezel dalla diffusione fra le popolazioni di lingua tedesca.Diversa, e ugualmente affascinante, è la storia relativa all’impasto, alla cottura e all’aspetto tostato arricchito dai chicchi di sale come dei timidi fiocchi di neve adagiati sul terreno reso duro dal gelo invernale. Intorno al 1620, secondo la leggenda, i brezel arrivarono negli Stati Uniti nientemeno che a bordo della Mayflower, la nave con la quale i padri pellegrini diedero inizio alla colonizzazione dell’America. In Pennsylvania, dove inizialmente si diffusero, sembra sia nata la variante dura che ancora oggi conosciamo. Si narra che un apprendista fornaio si addormentò durante la cottura dei brezel e, svegliatosi con la convinzione che il pane non fosse ancora pronto a causa dello spegnimento del fuoco, diede loro una seconda cottura, indurendoli. Il titolare del forno, compreso il misfatto, andò su tutte le furie salvo ricredersi dopo aver assaggiato l’involontario risultato. I brezel, infatti, si presentavano ottimi sia di consistenza che di sapore, conservandosi addirittura meglio di quelli morbidi. I brezel, da allora, rappresentano una specialità della Pennsylvania dove nel 1861, a Lititz, venne fondata la prima attività commerciale per la produzione di questo pane che iniziò ad essere servito come accompagnamento ad aperitivi, insalate, zuppe e pietanze a base di carne. In Europa, diversamente, i brezel divennero cibo pasquale in Germania nel 1450 e vennero addirittura ritratti in un libro di preghiere già nel 1190. Ancora oggi, i brezel vengono visti come un augurio di fortuna, prosperità e completezza spirituale, oltre a rappresentare un vero e proprio simbolo della tradizione culinaria di lingua tedesca. Un cibo saporito, stuzzicante ed elegante; perfetto per essere accompagnato ad una selezione di weißwurst con senape dolce, insalata di patate, crauti e, per esaltare il tutto, un bel boccale di Birra Forst. (Queste interessanti informazioni storiche le ho copia/incollate dal sito Trentoblog e le ha scritte il bravissimo Andrea Bonetti.) Adesso vi scrivo la ricetta che ho preso da Sonia di Giallo Zafferano, bravissima, con lei non si sbaglia mai! Ingredienti: per fare il lievitino: 100 g di farina, 55 ml di acqua tiepida, 12 g di zucchero e 4 gr di lievito secco oppure 12 gr di quello fresco, il panetto per intenderci. Per fare 8 bretzel: 400 g di farina, 215 ml di acqua tiepida, sale 12 gr, 50 gr di burro a temperatura ambiente e 30 gr di bicarbonato. Ora fate cosi’: iniziate preparando il lievitino: prendete una ciotola e sciogliete il lievito nell’acqua tiepida, aggiungete lo zucchero, mescolate il tutto e unitelo alla farina setacciata, mescolate velocemente il tempo necessario per raccogliere gli ingredienti e mettete il panetto ottenuto in una ciotola, coprite con la pellicola e fate lievitare, meglio nel forno spento con la luce accesa per almeno un’oretta, finchè il panetto non avrà raddoppiato il suo volume. Ora fate l’impasto: sciogliete il sale nell’acqua, mettete in una ciotola la farina setacciata, unite l’acqua nella quale avete sciolto il sale, il lievitino, il burro ammorbidito a pezzetti  e impastate energicamente con le mani fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Fate lievitare questo impasto per due ore sempre nel forno spento con la luce accesa. Quando l’impasto sarà lievitato impastate di nuovo il composto su di una spianatoia leggermente infarinata (l’impasto non si dovrà attaccare alle mani). A questo punto dividete l’impasto in otto parti uguali e dategli la forma di cordoncini della lunghezza di 50 cm circa, 151205_183125lasciando le estremità più strette rispetto al centro, piegate le due estremità 151205_183416verso il basso, formare un cordoncino lungo cm 40 circa e intrecciare le due estremità,lasciando fuori circa 2,5 cm di pasta ,sollevare il cordoncino 151205_183145e premerlo sulla pasta rimasta fuori. Fate lievitare i brezel cosi’ preparati su una teglia da forno ricoperta da un telo asciutto per ancora 20 minuti, poi immergeteli uno ad uno in acqua bollente, 4 litri, con il bicarbonato,151205_204835e lasciateli per qualche secondo per farli diventare lucidi. Una volta scolati metterli su un canovaccio inumidito151205_205131 e poi sulla teglia coperta con la carta da forno, 151205_210030cospargerli con il sale grosso e far cuocere in forno preriscaldato a 200° per circa 25 minuti. Nonostante avessi dei dubbi mi sono venuti bene, certo che comprarli nei posti caratteristici sono un’altra cosa, 🙂151205_211937Ed ora parliamo del tag, e’ troppo carino,

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e’ di Sara del blog https://iriseperiplo.wordpress.com/ , lei e’ di una simpatia unica, ❤ Ecco Saretta cosa dice

Dal desiderio di far conoscere tutte le pagine social e conoscere tutte le vostre, nasce questo Tag! 

Le regole sono semplicissime:

  • Taggare e ringraziare chi ha ideato il Tag e chi vi ha nominato, grazie Sara!
  • Usare l’immagine qui sopra per creare i vostri post, quei paperotti sono troppo belli!
  • Parlare dei vari profili social che avete, in modo che chi volesse può seguirvi anche li! (se non avete altri profili, parlate del vostro blog)
  • Nominare tutti i follower che vogliono partecipare, ❤ siete tutti taggati! Penso che ormai lo avete fatto questo bel tag, io arrivo sempre tardi!

Allora io sono qua, questo e’ il mio blog di cucina dove scrivo anche un po’ di me e dove ho la possibilita’, questa la cosa piu’ importante, di leggere tantissimi blog, di cucina, di moda, di mamme con bimbi, di poesia, di libri, di racconti, di trucco, di viaggi, di foto, ho amici/amiche americani, tedeschi, spagnoli, cecoslovacchi,  a volte faccio un po’ fatica a fare le traduzioni ma del resto per leggere il post mi tocca, 😀 qua su wp c’e’ vita, ed e’ tutto molto interessante e bellissimo! Io passo le mie serate a leggere e quando posso curioso qua e la’ nei vari blog,  se riesco commento o altrimenti metto un “mi piace” per far sapere che sono passata e che ho apprezzato quello che viene postato da ogni blogger, lo faccio con molto piacere e con tutto il cuore  ❤ Per quanto riguarda i profili social che ho, vi dico che sono poco sfruttati da me perche’ ci navigo pochissimo, comunque sono su facebook qua trovate la mia pagina del resto. quando pubblico un post, nello stesso momento viene condiviso anche su facebook, sono su pinterest ma non ho ancora messo una foto, appena ci riusciro’ vi daro’ il link, su twitter mi ero iscritta tempo fa ma non mi ricordo piu’ se ci sono ancora, 😀 devo fare delle ricerche! Se avete capito non amo particolarmente i social network perche’ trovo che nel blog ci sia piu’ calore umano, lo trovo amico e le persone che conosco tramite questa piattaforma le trovo fantastiche perche’ leggo tanto di loro, c’e’ molto rispetto fra di noi, non ho mai trovato maleducazione, si parla di tutto e sempre rispettando le idee degli altri! Ecco adesso un po’ di Natale by Lalla, 😀 i miei alberi, tutti finti, non ho mai utilizzato un albero vero: il piu’ piccino151212_162407e’ troppo carino, mi sta in una mano, ha le palline in vetro soffiato, ce l’ho da tanto tempo! Questo invece e’ un po’ piu’ recente,151212_162636mi piace tanto,  guardate che curioso Babbo Natale, viene anche lui a vedere come s’illumina, 😀 Questo alberello e’ della mia dolce mamma, ha tantissimi anni, anche se non li dimostra, 151211_192904questo albero e’ bellissimo illuminato, girando fa tanti colori, 151210_143653purtroppo si e’ rotto un pezzetto all’interno del meccanismo ma mio marito me lo mettera’ a posto, e’ bravissimo! Questo e’ l’albero che ho fatto nel sottoscala, 151212_162024e’ sempre della mia dolce mamma come il presepe che ho messo sulla cassapanca, eccolo piu’ da vicino, 151212_161846 ci sono tanti personaggi che mia mamma ha comprato poco alla volta, mille animaletti, il laghetto, il forno, e’ bellissimo, sia l’albero che il presepe sono molto luminosi, di fronte c’e’ la porta d’entrata e dalla strada si vedono mille lucine colorate, 🙂 Ho un altro albero dal mio papa’ (faro’ poi la foto, oggi non volevo disturbarlo), molto bello, tutto bianco che si illumina poco alla volta e questo e’ l’albero che ho nel salone, il piu’ grande di tutti, 151212_162723 al 24 dicembre, sotto, mettero’ tutti i regali e’ l’albero preferito di mia figlia, sara’ bello ma per prepararlo ci vuole mezza giornata, 😀 Le decorazioni, nuove, 151212_162836e i dettagli antichi, queste palline hanno 50 anni, 151212_162915e stanno insieme a quelle piu’ nuove,151212_162858 non sembra vero che ci sia la differenza, 🙂 Lui non poteva mancare in questa rassegna luminosa di preparazioni natalizie, 151211_192924in questa foto Willy e’ di una dolcezza infinita, ❤ Prima delle feste pubblichero’ un post e vi deliziero’ con una variante della ricetta della pastiera napoletana, il dolce che mia mamma ci preparava tutti gli anni a Natale, in questi giorni ne ho preparate grandi e piccole da regalare, un abbraccio a tutti e buona festa di Santa Lucia, ❤

154 commenti su “⛄❄🎄Brezel⛄❄🎄

  • Buon giorno, anzio serna terza domenica d’Avvento poi buona Santa Lucia a Willy e te ♥ …. Io adoro i Brezel in tutte le sue forme… quelli che hai fatto tu somigliano molto a quelli della Bavaria.. anche u ospiti tanti alberi di Natale 😀 anche io ho 2 piccolissimi e poi uno piccolo, uno media e poi quello grande nel salotto… e 3 presepi… insomma la casa e piena di natale… bussi Pif

  • Lo conosco ma non l’ho mai fatto perchè non credevo fosse un pane, lo conosco sotto forma di biscottini salati, sai, quelli confezionati che fanno tanto male. Non mi dispiacerebbe cimentarmi in qualcosa del genere oggi visto che non devo uscire. Sono contenta di vedere qualche presepe ogni tanto e non solo alberi di Natale. Conserviamo la nostra cultura, è la nostra storia. Ciao 🙂

    • Sono tanto buoni ma quelli che compri nel posto sono il massimo, ho voluto provare ma voglio rifarli di nuovo, con una lievitazione in meno e li voglio mettere in frigo prima di infornarli, poi ti diro’, ho cercato ricette in tedesco e c’e’ qualche consiglio in piu’ 🙂 baci cara, grazie, il presepe mi piace tantissimo, buon inizio settimana! ❤

  • Il brezel ! quanti ne ho mangiati andando per mercatini in Austria e Germania…..troppo buoni! li acquistavo anche da portare a casa, ma ne arrivava sempre la metà, me lo pappavo durante il viaggio 🙂 bellissimi i tuoi alberi ed il presepe…buona Santa Lucia

    • 😀 sono davvero buoni Mirna, questi che ho preparato sono buoni, un po’ piu’ panosi ma gli originali sono una meraviglia, mia figlia li adora, fa come hai fatto tu, se li mangia tutti, 😀 Auguroni a te cara, buona domenica, ❤

  • Cara Amica mia , che bello il tuo albero, così solare come te. I Brezel li adoro, in Germania ne mangiavo a volontà e tutto ciò che è farinaceo, very good. Baci e serenità, Orla:-)

  • Ciao Laura! 😀
    E’ da parecchio che sono assente dal mio blog e da quelli altrui, perciò anche dal tuo.
    Il tempo è sempre poco… ma questo articolo lo voglio proprio leggere tutto! 😀
    Per il momento mi limito a dare una scorsa veloce!
    Un bacione, a presto! 🙂

  • Che buoni!!!, mi sono cimentata pure io tempo fa nella loro preparazione, onestamente devo dire che i tuoi sono più belli, però ci riproverò , li ho visti fare proprio qualche giorno fa da mani espertissime e mi è venuta voglia di rifarli Buona domenica sera

    • Giovanna non sono proprio come quelli originali, te lo dico subito, perche’ sono piu’ panosi, cioe’ morbidosi pero’ sono buoni, a casa mia li hanno mangiati subito tutti! Se li fai fammi sapere, io voglio rifarli non facendoli lievitare la seconda volta, poi ti diro’, baci cara, buona serata, ❤

      • Ci credo che sono buoni hanno un bell’aspetto, io li ho preparati sia bolliti che senza, quelli bolliti sono più buoni. comunque voglio rifarli. Un abbraccio carissima.

      • mi pare che tu abbia fatto allo stesso modo, prima bolliti e poi infornati, la ricetta è nel blog, io ero molto scettica a questo passaggio e ne ho fatti cotti direttamente in forno e altri, passati in acqua e devo dire che sono i migliori.

      • Io li immersi un attimo e poi tirati su, non li ho lasciati tanto, ho letto che mettendoli in acqua e bicarbonato vengono lucidi ma penso che per renderli cosi’ particolari le persone del posto hanno qualche segreto, 😀

  • Ciao Laura adoro il pane Brezel e lo compro spesso a Lidl ma non ho mai provato prepararlo a casa .Ora che tu hai scritto la ricetta , povero a farlo da me .Che belle che sono le tue decorazioni Natalizie .Il tuo Willy è un amore .Buon inizio settimana cara amica .Un abbraccio ❤

    • Prova a farli Viola, ti dico che il sapore e’ ottimo, io ho mangiato quelli originali, me li ha portati mia figlia dal Lussemburgo, sono piu’ saporiti, poi mi dirai, bacioni cara, grazie e buona serata, ❤

    • La foto che metto in alto riguarda sempre la ricetta del prossimo post, 🙂 i brezel sono buoni ma non sono proprio gli stessi che si mangiano in Germania, baci cara, buon inizio settimana, ❤

      • L’avevo intuito.
        Questa versione mi sembra un po più semplice. Quando sono stata a Strasburgo ho acquistato prodotti specifici per realizzarli, ma una volta vista la ricetta che se non erro prevedeva anche prima una sorta di bagno di acqua calda e poi una successiva cottura (non sono certa dei ricordi), ho rinunciato! Un procedimento troppo articolato.
        I Tuoi hanno un aspetto delizioso.
        Una carezza a Willino!

      • Loro usano la soda caustica che da noi e’ un po’ difficile da trovare, c’e’ in farmacia, io non mi azzardo a comprarla, e’ nociva se non si utilizza nel modo giusto, nella panificazione si usa nel modo corretto, poi con la cottura tutto evapora ma a casa non mi fido! I prodotti che compri sono buonissimi, quelli che ho fatto io sanno piu’ di pagnottelle salate, 😀 ma voglio riprovare, sempre con il bicarbonato, sapessi quando sono nel forno che profumo si sente! Un abbraccio cara, buona giornata, Willy ti fa bau/ciao! 😀

      • 😀 non penso sai, la soda caustica non e’ un lievito, serve per lucidare il brezel, si immerge nell’acqua con una parte in percentuale minima di soda caustica che poi nella cottura evapora tutto, io dico meglio farlo fare ad esperti, con il bicarbonato puoi provare, e’ piu’ sicuro e vengono ugualmente lucidi, baciotti tesoro, ❤

  • Mia cara Laura ❤ sei un tornado! con questo post non solo mi hai dato coraggio per fare in casa finalmente i Brezel che adoro e che quando compro, mi serve un mutuo per portarne a casa a dir poco 3…. ma a vedere tutto quello che hai creato in casa per il Natale… mi stai invogliando a trovar l'entusiasmo per addobbar un po' anche la mia dimora…. ❤ ❤ come sei riuscita a far l'effetto "neve" nel tuo blog? 🙂 mi piacerebbe metterlo anche da me!!! 🙂 abbraccione Cate!

    • Grazie Emanuele, hai ragione c’e’ sempre da imparare, mia figlia quest’anno in ferie e’ andata in Lussemburgo e in Germania, quando e’ tornata mi ha portato i brezel, sono buonissimi, questi che ho fatto assomigliano un po’ a quelli originali ma voglio riprovare, non e’ semplice replicare prodotti cosi’ particolari ma io sono curiosa e testarda, 😀 un abbraccio e buona settimana, 🙂

      • Una diavolessa ai fornelli insomma 😀 Ma il pane il paneeeeeeee davvero sei una GRANDE a impastare il pane! Mi ricordi la mia mami 😦 Che vive purtroppo a 800km da qui 😦 E faceva sempre il pane, mamma che odore che si spandeva per casa…

      • La tua mamma e’ fantastica, il pane fatto in casa e’ troppo buono, quando vai in vacanza ti fai coccolare da lei, io ho i miei zii che abitano a Salerno, 900 km da dove abito io, posso capirti, un abbraccione affettuoso, 🙂

      • Maddaaaaaaai! Saliern! Si Saliern teness o puort Napul foss muort aahhaha vecchio detto! Abbiamo molto in comune cara 😀 La mia mami è a 20 km da Salerno 😀

      • L’avevo capito che eri di quelle parti, quando parli con Alessia, sembrate mio zio Antonio e mia cugina, 😀 Salerno la conosco bene, almeno, la conoscevo, andavo in vacanza, tre mesi d’estate, troppo bella, spero sia ancora cosi’, mio zio e mia zia abitavano vicino al Jolly Hotel, chissa’ se c’e’ ancora, 🙂

  • Del brezel conoscevo solo la bontà, ora so molto di più, grazie a te 🙂
    Ma quanto impieghi a preparare tutti questi alberi? In fondo importa poco il tempo impiegato, conta l’entusiasmo del fare.Sono belli, tutti, e rendono la casa magica. Senza albero e Presepe che Natale sarebbe?

  • Ho letto con piacere tutta la storia dei “Brezel”. Interessante, e complimenti. Non ne sapevo nulla. Ora, quando mi troverò di nuovo a mangiarli, saprò cosa mangerò.
    Come tu ben sai,ho saltato la ricetta, ma ho goduto tutti gli alberi di Natale.
    Buon pomeriggio.
    Quarc

  • Ciao, Laura! Che bella atmosfera natalizia si respira a casa tua… e pensare che io ancora non sono riuscita a farne uno di albero. Devo assolutamente rimediare a questa cosa… 🙂 Come credo tu sappia, anche io amo tantissimo fare il pane. E anche io amo quel profumo di cui parli… ogni volta è un’emozione, vero? I Bretzel però non li ho mai fatti… questo tuo post mi ha fatto pensare che prima o poi devo cimentarmi. Baci con tanti cuoricini. 😉

    • Hai tempo per fare l’albero, stai tranquilla, quando lavoravo al pranzo ci pensava mia mamma e le decorazioni a casa mia le preparavo nelle feste quando ero a casa, se non si ha tempo non si puo’ fare altrimenti, 🙂 Sai che ho trovato un’altra ricetta per fare i Brezel, non e’ diversa da questa di Sonia ma in questo sito prima di infornarli consigliano di metterli in frigo, devo provare, quelli che ho fatto mi sono venuti buoni ma non sono come quelli originali! Il profumo del pane fatto in casa e’ davvero buonissimo, hai ragione, un abbraccio e buona serata, ho letto adesso nella mail una tua ricetta con il cavolfiore, vengo subito a leggere, le tue ricette sono troppo buone e sane, bacioni, ❤

      • Grazie, Laura! Quanto riesco a fare l’albero ti informo! 🙂 Il passaggio in frigo può aiutare sia la lievitazione sia la formatura. Sperimenta, sperimenta e poi tienici informati così seguiamo le tue dritte. 🙂

      • Penso sia per non farli venire troppo panosi, cioe’ a forma di pagnottelle, 😀 provo poi ti dico, baci cara, aspetto il tuo albero, 😀

  • Che bello leggerti carissima,la ricetta del pane tutta scritta per bene 😀 :D.Complmenti per la tua pazienza per tutti quelli alberelli è vedere Willy imbambolato a guardare tutte quelle luci e uno spasso, troppo cuccioloso
    :))Ciao carissima buona serata,un bacione grande grande.

    • Cara che sei, anche per me e’ un grande piacere leggerti, qua e da te, Willy e’ un cagnolino dolcissimo che si incanta con le luci, per le decorazioni ho una figliola con molta fantasia, 😉 un abbraccio anche a te, ❤

  • Bellissimo post Laura e bello il tuo blog in versione nuova.Il pane l’ho preparato anch’io in senza glutine l’anno scorso,a me piace tanto.Quanti ricordi nei tuoi addobbi Natalizi,bravissima e un bacio a Willy ❤

  • Bonjour BELLA LAURA
    Je te souhaite une très belle journée
    Il faut peu de chose pour être joyeux
    pour rendre quelqu’un heureux
    Le salut d’un (e)ami(e)

    Un signe chargé de tendresse
    La vie peut être superbe en couleurs
    Un peu de chaleur dans chaque cœur
    Un monde plein de douceur,pour apporter du bonheur
    Un oiseau viens de s’envoler


    Chez toi il vas se poser
    Pour t’apporte mon amitié avec de la chaleur en cette période des fêtes

    JOYEUX NOEL 2015

    Bisous , Bernard

  • hai fatto i bretzel!!!!! fai le magieeeeeeeeeeee!!!!
    ogni volta che vado a Berlino non posso andarmene senza avermene pappato uno!!!
    non riuscirei mai a farli da sola!!!
    compliementoni!!!

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